Milinkovic-Savic, è il tuo momento: il Torino testa il suo portiere

Contro il Carpi, tocca a Milinkovic-Savic difendere la porta granata. È il primo banco di prova per l’estremo difensore, che in allenamento è migliorato molto

Dai dubbi di marzo, alle certezze di novembre. Per lo meno, dal campo di allenamento. Si è profondamente modificato il giudizio di Sinisa Mihajlovic su Vanja Milinkovic-Savic, dopo le iniziali considerazioni che vedevano il portiere non ancora pronto, secondo l’allenatore, per la Serie A o per il Torino. A differenza di Lyanco, l’altro giocatore arrivato all’inizio della scorsa primavera con un permesso speciale, l’estremo difensore serbo ha faticato e non poco per mettersi veramente in mostra. Tanto che a inizio estate si era pensato a uno trasferimento in prestito, ipotesi poi tramontata per il regolamento di calciomercato che impediva la cessione anche temporanea in Serie B di un giocatore extracomunitario. Milinkovic-Savic, dunque, è rimasto; si è rimboccato le maniche e ora aspetta la sua chance.

Chance in arrivo, a dire il vero. Già lo sapeva: da qualche settimana, con lui, Mihajlovic era stato chiaro. Toccherà infatti al classe ’97 giocare domani al “Grande Torino” nella sfida di Coppa Italia contro il Carpi, e sarà una grandissima occasione per dimostrare al tecnico, e ai tifosi, di poter essere di sicuro affidamento nel caso in cui non possa giocare Sirigu. Proprio il lavoro con l’attuale numero uno granata è stato particolarmente proficuo: consigli, suggerimenti dentro e fuori dal campo, hanno aiutato Milinkovic-Savic a crescere al punto che la scelta di secondo portiere, e non di terzo, sia proprio ricaduta su di lui.

Salvo imprevedibili stravolgimenti, il giocatore si prepara al suo esordio in granata, e non vuole mancare assolutamente la sua grande occasione. Per il futuro, si vedrà: la voglia di diventare importante a Torino è davvero molta. E Mihajlovic vuole sfruttarla.